17 Aprile 2022 – Pasqua – Resurrezione del Signore

Tintoretto, Resurrezione

Non è qui, è risuscitato

 

Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea e avevano assistito alla sua crocifissione, non potevano fare a meno di manifestare verso Gesù tutto il loro affetto, la loro venerazione, la loro gratitudine.
Per questo, prima che cominciasse il sabato (con l’obbligo del riposo) si erano messe al lavoro e avevano preparato gli oli aromatici con cui avrebbero unto il corpo di Gesù. E, alle prime luci dell’alba della domenica, si erano recate al sepolcro per realizzare quello che si erano prefissate.
Erano del tutto ignare di ciò che era accaduto. Andavano ad una tomba, per compiere un gesto pietoso, pieno di amore. Andavano ad ungere un corpo inanimato, privo di vita, straziato dalle sofferenze della passione, martoriato dall’agonia. Andavano col cuore triste, e ormai rassegnato. Tutto era irreparabilmente finito. Quella grossa pietra, posta a sigillo del sepolcro, era la parola “fine” su un sogno che era stato bello! Ma la vicenda di Gesù non è affatto conclusa. Ancora una volta Dio ha deciso di sorprendere gli uomini. Quella che sembrava una sconfitta, un bruciante insuccesso, ora apparirà chiaramente come una vittoria sul male, sulla morte, sulla cattiveria che paralizza e blocca la storia. Una vittoria resa possibile dall’amore. Davanti al sepolcro aperto e vuoto le donne non sanno cosa pensare. Per questo sono raggiunte da un messaggio che interpreta i fatti: “Non cercate fra i morti colui che è vivo: è risuscitato!” Per questo le si invita a ricordare quelle parole pronunciate da Gesù sulla sua morte e risurrezione.
La novità è troppo grande per essere taciuta. Così le donne diventano le prime messaggere della risurrezione. Pasqua, non dimentichiamolo, è un nuovo inizio.
Anche noi siamo invitati a cercare, ascoltare e incontrare il Signore risorto.

I vostri preti augurano a tutti una Santa Pasqua.
Il Cristo Risorto doni a ciascuno la sua gioia e la sua pace

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