In evidenza: 6 Aprile 2025
Lettera Pasquale del Vescovo Paolo (Quinta parte)

Faccio nuove tutte le cose
Convertirsi alla speranza nell’anno di grazia del signore
Non ricordate più le cose passate,
non pensate più alle cose antiche!
Ecco, faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa.
Is 43, 18.19
Mettiamoci in cammino!
Il tempo di Quaresima e quello di Pasqua, in questo Giubileo, possono dunque diventare occasione per mettersi in cammino verso le novità di Dio. La grazia dell’Anno giubilare, rappresentata dalla concessione dell’indulgenza plenaria, ci sostiene nella ricerca di “nuovi inizi” personali, comunitari e sociali. Siamo sollevati dal peso
delle colpe passate, con le ferite che il peccato lascia sempre nell’esistenza, e siamo abilitati ad intraprendere percorsi inediti.
Cominciamo quindi a muoverci, sapendo che ogni pellegrinaggio, per quanto lungo, ha bisogno dell’umiltà dei primi passi non meno che della gloria degli ultimi. Iniziando a rendere effettivi i sogni di Dio, sperimenteremo nel cuore il sorgere della speranza, che cresce ad ogni passo e rende possibile affrontare le difficoltà del percorso. La meta può essere anche molto lontana, ma ogni piccola realizzazione la anticipa e la rende in qualche modo presente, così che ci troviamo a vivere nella speranza: una speranza presente, operosa, visibile… che dà pienezza e risulta contagiosa. Abbandoniamo progressivamente le disillusioni, le stanchezze, la tristezza, per entrare nella gioia del Regno. “Quale gioia quando mi dissero: Andremo alla casa del Signore” (Sal 121, 1).
Propongo, come semplice “esercizio spirituale”, una piccola lettura e due facili impegni – come i primi passi di un cammino – per vivere i novanta giorni che vanno dalle Ceneri alla Pentecoste come percorso che aiuti a “rianimare la speranza” (cf. Francesco, Spes non confundit, 1).
Passi di speranza verso la santità
Leggo il capitolo 4 dell’esortazione apostolica Gaudete et exsultate di papa Francesco.
• Mi domando: c’è qualcosa che mi impedisce di vivere come figlio di Dio la mia esistenza quotidiana? Cosa dovrei iniziare a lasciare? Mi prendo un piccolo impegno quaresimale di rinuncia a qualcosa che mi allontana da un’esistenza cristiana pienamente vissuta.
• Mi domando: cosa sono chiamato a fare per esprimere nel quotidiano la vita nuova ricevuta nel battesimo? Nel tempo di Pasqua intraprendo un piccolo e gioioso impegno di cambiamento personale nel tempo pasquale.
Passi di speranza verso la missione
Leggo il capitolo 5 dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco.
- Mi domando: cosa mi rende un testimone timido o silenzioso? In Quaresima, torno ogni giorno a leggere il Vangelo e a contemplare con amore la persona di Cristo.
- Mi domando: cosa posso fare, nell’ambito delle mie relazioni quotidiane, per annunciare la mia fede in Gesù? Condivido con una persona amica, nel tempo pasquale, la gratitudine e la bellezza di appartenere a Cristo nella Chiesa, raccontando qualcosa di bello e di grande che mi è dato di vivere per la fede.
Passi di speranza verso la giustizia e la carità
Leggo il capitolo 4 dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco.
- Mi domando: quali atteggiamenti e comportamenti mi allontanano dai fratelli e mi rendono indifferente ai problemi altrui? In Quaresima mi rendo attento al “grido dei poveri”, informandomi con accuratezza e al di là dei pregiudizi su qualche situazione di povertà e ingiustizia che conosco poco o male.
- Mi domando: come essere strumento della carità di Dio verso i poveri? Nel tempo di Pasqua vado a conoscere qualche persona che vive una situazione di povertà e mi adopero per fare qualcosa con lui e per lui.
Passi di speranza verso la custodia del creato
Leggo il capitolo 6 dell’enciclica Laudato sì di papa Francesco.
- Mi domando: quali comportamenti quotidiani mi portano a servirmi del creato senza rispetto e senza amore? Nel tempo di quaresima abbandono un’abitudine di inquinamento, di spreco o di indifferenza.
- Mi domando: quali scelte quotidiane potrebbero esprimere la mia vocazione a essere custode del creato? Mi decido per un
piccolo e gioioso impegno di rinnovamento ecologico del mio stile di vita personale o familiare.
Alcune proposte per l’itinerario
Nel percorso 2025, alcune proposte intendono sostenere il cammino comunitario di conversione alla speranza:
- il ciclo di tre incontri “Pellegrini di speranza” (canale YouTube della Diocesi – martedì, ore 21.00). Ogni realtà ecclesiale è invitata a partecipare organizzando gruppi di ascolto: dopo l’intervento videotrasmesso, una scheda aiuterà i presenti a condividere le proprie considerazioni. Questi i giorni e i temi:
• martedì 11 marzo: fronteggiare il rischio;
• martedì 25 marzo: sopportare la fatica;
• martedì 8 aprile: superare il conflitto. - le iniziative della Quaresima di carità, volte a sostenere i nostri missionari e le loro opere in Rwanda e in Brasile;
- il Giubileo degli adolescenti (Roma, 25-27 aprile), che vedrà la partecipazione di oltre 1000 ragazzi della Diocesi e che dovrà essere accompagnato dalle rispettive comunità, affinché essi possano portare entusiasmo nelle proprie parrocchie;
- il Giubileo delle confraternite (Roma, 17 maggio), che coinvolgerà molte Compagnie e Misericordie delle nostre comunità, per riscoprire la loro vocazione a essere agenti di conversione comunitaria nel segno della carità e del servizio;
- i pellegrinaggi di Area in Cattedrale: la Versilia andrà il 4 maggio, la Piana di Lucca il 25 maggio e la Valle del Serchio il 15 giugno.
- la novena di Pentecoste, che sarà celebrata in diverse località della Diocesi e culminerà con una grande Veglia itinerante a Lucca, sabato 7 giugno.
Senza lo Spirito
Senza lo Spirito Santo
Dio è lontano,
Cristo rimane nel passato,
il Vangelo è lettera morta,
la Chiesa è una semplice organizzazione,
l’autorità è una dominazione,
la missione una propaganda,
il culto un’evocazione,
e l’agire dell’essere umano
una morale da schiavi.
Ma nello Spirito Santo
il cosmo è sollevato
e geme nella gestazione del Regno,
Cristo risorto è presente,
il Vangelo è potenza di vita,
la Chiesa significa comunione trinitaria,
l’autorità è un servizio liberatore,
la missione è una Pentecoste,
la liturgia è memoriale e anticipazione,
l’agire umano è divinizzato.
Patriarca Atenagora
Vieni, Fuoco di Paradiso
Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti di castità perfetta.
Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti di angelica continenza.
Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti di cristiana modestia.
Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti d’operosa e costante fedeltà.
Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti di celestiale dolcezza.
Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti di santa longanimità.
Vieni o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti di vera e costante bontà.
Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti di soprannaturale benignità.
Vieni, o Fuoco di Paradiso, e Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti di serena e generosa pazienza.
Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti di celeste pace.
Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti di santa e permanente gioia.
Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità,
e fa’ che in noi maturino frutti di carità divina.
Santa Elena Guerra
Buon cammino pasquale a tutti!
+ Paolo Giulietti
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