Brevi cenni storici del quartiere di S.Anna


La storia di S. Anna ha radici antiche: il territorio dell’attuale quartiere era abitato fin dal 700 DC e all’epoca vi era già presente una chiesa. Stando a dei ritrovamenti fatti in occasione di scavi durante il 1908, è possibile che questo primo edificio sacro si trovasse nei pressi dell’attuale via del Meassino: la prima notizia ufficiale in cui compare il nome di S. Anna risale invece al 1331, quando in un manoscritto del notaio Tedice Anguilla compaiono i nomi dei 33 Capi famiglia della contrada “Sancte Anne de Plagies” che giurarono fedeltà all’imperatore  Giovanni di Boemia. E’ dell’anno successivo la certezza dell’esistenza di una comunità legata alla sua chiesa, distrutta poi da una piena del Serchio nel 1447.

A livello amministrativo, S. Anna era una “Comunità rurale” con proprie leggi in vigore fino al 1800 (arrivo dei francesi): nel 1568, sotto la guida “dell’Officiale”, “Guardiani” e “Governatori” dovevano avere “remosso odio, amore et parentela“.

Atra curiosità risale all’11 settembre 1541, quando alla Santa Messa prese parte un fedele di eccezione quale Sua Santità Paolo III: invitato all’altare del sacerdote Francesco dei Panicali, il pontefice concesse ai presenti l’indulgenza plenaria da lucrarsi nel giorno di S. Anna e in quello dei morti.

In questa zona chiamata Piagge, fu costruita nel 1320 una piccola chiesa dedicata a S. Anna. Nel 1328 fu costruito nella stessa zona un oratorio, dedicato a S. Regolo. In un documento del 1331, conservato presso l’Archivio di Stato di Lucca, nel registro del giuramento di fedeltà fatto dai Lucchesi a Giovanni di Boemia, compare S. Anna de plageis. L’oratorio era situato vicino al fiume e spesso veniva danneggiato. Nel 1446 i popolani ottennero dal vescovo la facoltà di edificare sulle rovine dell’oratorio di S. Regolo una nuova chiesa, dedicata a S. Anna.

Tale chiesa fu ampliata nel sec. XVIII, ma negli anni 1930-32 fu costruita l’attuale, consacrata il 6 novembre 1932, per rimpiazzare quella precedente. La pianta si presenta ad una sola navata, con crociera.

La vecchia Chiesa di S. Anna

La realizzazione di un primo edificio sacro laddove sorge l’attuale chiesa risale al 1348, anno in cui il mercante lucchese Guido Rapondi chiese ed ottenne dal Vescovo di Lucca Guglielmo II l’autorizzazione a costruire un oratorio da dedicare a San Regolo. Il terreno era di proprietà dell’ospedale di San Luca della Misericordia, situato presso il Mascellare (o Massilare), ovvero un muro massiccio che partiva dalle mura presso la cortina di San Giorgio, staccandosi da essa in direzione dell’odierna via Buonamici. Esso aveva la funzione di argine per contenere eventuali piene del Serchio.

Tanti nel corso degli anni i lavori di manutenzione e ingrandimento della chiesa: si parte con il 1737 per passare al 1758 (realizzazione delle campane), al 1785. Singolari gli accordi tra le famiglie per questi lavori: oltre a chi finanziava l’opera c’era chi prestava manodopera, chi offriva legna e chi metteva a disposizione carri, buoi e attrezzature per l’esecuzione della chiesa. L’ultima grande opera di ingrandimento della chiesa è del 1932 (parroco Don Girolamo Giannini). I lavori alla chiesa e alla canonica furono ultimati, ma la crisi economica post 1929 non permise di  spendere soldi per il campanile, inaugurato grazie al contributo di tanti parrocchiani nel 1948 (parroco Don Romolo Motroni) come ringraziamento del Signore per i tanti pericoli scansati durante la Seconda Guerra Mondiale. La facciata della chiesa ci ricorda il conflitto combattuto anche a S. Anna con un foro di pallottola ancora visibile.

Il quartiere, con popolazione che viveva nelle corti e dedita ad attività prevalentemente agricola, deve la sua espansione alla dibattuta apertura di Porta S. Anna, avvenuta sabato 24 giugno 1911. I rapporti con il centro storico, cuore commerciale ed economico dell’intera città, ha accresciuto la popolazione, nonché la presenza di negozi, attività e uffici di S. Anna, fino a ribaltarne con esso i rapporti. Oggi gli abitanti di S. Anna sono circa 12000. La comunità cristiana cattolica è vivace e ben organizzata in vari gruppi di servizio: animazione della liturgia, attività catechistica, attività caritativa verso tutte le persone bisognose che si rivolgono al Centro di Ascolto parrocchiale. Presso il nuovo centro parrocchiale, intitolato a Giovanni Paolo II, si svolge l’attività pomeridiana di oratorio per i giovani con varie iniziative aperte a tutto il quartiere e di dopo scuola. Adiacente all’oratorio c’è la Casa Famiglia Anziani con 20 ospiti residenti e attraverso l’associazione “La Finestra” si svolgono attività culturali e ricreative anche per gli anziani del quartiere.

Michele Citarella