Vita Parrocchiale: 5 Marzo – 11 Marzo 2023
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 5 MARZO- Seconda domenica di quaresima
Orario SS. Messe:
– In Chiesa alle ore 8.30-10.30, 12
– Al Centro Parrocchiale alle ore 17
– Dalle ore 18 alle 22, all’oratorio incontro del Gruppo famiglie - MARTEDÌ 7 MARZO
Alle ore 21, sul Canale YouTube della DIocesi di Lucca riflessione sul tema: Il tesoro della fede nel dilagare delle sette” con Luca Bianucci (Missionario in Brasile) - MERCOLEDÌ 8 MARZO
– Alle ore 21, a San Vito, riunione del Consiglio Pastorale Cittadino
- GIOVEDÌ 9 MARZO
– Alle ore 16, nell’Auditorium, l’Associazione La Finestra organizza un incontro con la Prof.ssa Emilia Giorgetti che presenta il libro “In punta di piedi d’estate” - VENERDÌ 10 MARZO
– Alle ore 18.30, nella Chiesa di San Donato, Stazione Quaresimale per tutte le parrocchie della città - SABATO 11 MARZO
– Dalle ore 10 alle 12, in Chiesa, Adorazione Eucaristica. In questo tempo i preti sono a disposizione per le Confessioni.
– Alle ore 15, all’Oratorio, incontro di catechismo per i di 3ª, 4ª e 5ª Elementare, e per i gruppi di 1ª e 2ª Media
– Alle ore 19, in Chiesa, S. Messa festiva - DOMENICA 12 MARZO- Terza domenica di quaresima
Orario SS. Messe:
– In Chiesa alle ore 8.30-10.30, 12
– Al Centro Parrocchiale alle ore 17
– Dalle ore 9,30 alle ore 15, presso l’Oratorio, ritiro per le coppie che si preparano al matrimonio
RINGRAZIAMENTO
La Caritas ringrazia per le offerte di 50 euro ricevuta in memoria di Alberto Vannucci
«SIGNORE DA CHI ANDREMO? IL TESORO DELLA FEDE»
Ogni martedì di Quaresima 2023 sul canale YouTube della diocesi, a partire dal 28 febbraio si terrà il ciclo di video-testimonianze “Signore da chi andremo? Il tesoro della fede”.
In evidenza – 4 Dicembre 2022
/0 Commenti/in In evidenza /da wp_10647795IMPARARE L’ARTE DELLA PACE
Lettera del nostro Vescovo Paolo per l’Avvento (Terza parte)
L’arte della pace
La pace, dono di Dio, è anche frutto della generosa risposta dell’uomo. “Occorrono percorsi di pace che conducano a rimarginare le ferite, c’è bisogno di artigiani di pace disposti ad avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia” (FT, 225). Papa Francesco propone a tutti noi di essere costruttori e testimoni di pace, con la sapienza dell’artigiano, che sa coniugare con creatività le regole del mestiere con le possibilità offerte dalla realtà. Non basta, infatti, l’azione dei grandi della terra (che egli chiama “architetti”): serve che ciascuno dia il proprio contributo, ogni giorno. Quale migliore occasione di questo Avvento per darsi da fare? Vediamo insieme come.
Artigiani di dialogo
Cercare di capirsi con chi la pensa diversamente consente di superare le divergenze e di attivare percorsi comuni. Viviamo in una società che spesso esaspera i contrasti mediante la violenza importante delle molte cose che ci uniscono, a partire dal fatto di abitare uno spazio comune.
In questo tempo di Avvento esercitiamoci nell’arte del dialogo, per costruire – o ricostruire – relazioni positive con le persone che abbiamo accanto, anche con quelle che la pensano diversamente da noi, nella convinzione che anche il loro punto di vista debba essere considerato, per giungere a una soluzione condivisa dei problemi.
Artigiani di fratellanza
Uno sguardo di pace sa cogliere innanzitutto la reciproca appartenenza: siamo, infatti, tutti collegati, come accade per i membri di una medesima famiglia. Gli altri ci sono necessari, poiché dipendiamo da loro e perché essere felici da soli non dà vera gioia, bensì porta con sé l’angoscia di difendere la propria situazione di privilegio, magari dietro porte e finestre blindate. “Non è un peso, è mio fratello!” rispondeva nel 1945 un ragazzino giapponese a chi lo esortava a deporre il corpo del fratellino, morto durante un bombardamento e in attesa di venire cremato.
In Avvento proviamo a guardare sempre le persone non come avversari o fardelli, ma come membri di una stessa famiglia.
Artigiani di solidarietà
La radice di ogni violenza è, in ultima analisi, l’indifferenza per il dolore o i problemi degli altri. La pace si costruisce perciò con la scelta di non passare accanto ai poveri facendo finta di non vederli, ma con l’impegno “di riconoscere, garantire e ricostruire concretamente la dignità, spesso dimenticata o ignorata, dei nostri fratelli” (FT, 233). Vero antidoto alla guerra è la cura per l’altro, come don Milani faceva notare ai suoi ragazzi, opponendo al me ne frego fascista il motto I care, espressione di interesse sincero per il bene comune.
Soprattutto in prossimità del Natale, non manchi qualche concreto gesto di attenzione alle persone bisognose che abbiamo accanto. verbale dei social media; anche nelle piccole comunità familiari, paesane, condominiali, parrocchiali, aziendali… fatichiamo a trovare punti di contatto e obiettivi comuni. Siamo abituati a considerare ciò che ci divide più
(3° parte – continua)
Leggi o scarica da qui la lettera completa
L’associazione La Finestra organizza il giorno 17 dicembre alle ore 17 presso l’auditorium un concerto natalizio del trio “Le Dolce Vita” che eseguirà alcuni pezzi tipici di Natale oltre a musica italiana anni ’70-’80.
La serata sarà aperta da un bambina, Matilde, che eseguita un pezzo iniziale.
Ingresso a offerta libera.
Per prenotarsi è possibile contattare il Presidente dell’associazione, Enzo Alfarano, al numero 334-9218430
5 Marzo 2023 – Volto trasfigurato
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Raffaello – Trasfigurazione
Il suo volto brillò come il sole (Mt. 17,2)
Quel giorno sul monte i tre discepoli hanno assistito a qualcosa di imprevisto: i loro occhi hanno contemplato il volto di Gesù che irraggiava la luce e la bellezza di Dio. Una esperienza eccezionale che li colmati di timore e di gioia.
Timore perché hanno avvertito la grandezza e la bellezza di ciò che stava accadendo loro. Gioia perché quella visione dissipava tutti i loro dubbi, le loro paure e le loro esitazioni. Quel giorno accanto a Gesù essi hanno visto Mosè ed Elia ed hanno compreso che il loro Maestro veniva a portare a compimento il progetto di Dio, un disegno di salvezza pensato da secoli.
Anche per ognuno di noi c’è stato, da qualche parte, un monte della Trasfigurazione. E come loro abbiamo la tentazione di fermarci li dove siamo. Ma quella luce ci è donata come una spinta a riprendere la strada che porta alla resurrezione, passando attraverso il Calvario. Il ricordo di quella luce ci permetterà di attraversare le tenebre e di non soccombere alla tentazione, alla amarezza, allo scoraggiamento. Perché quando la luce viene meno, rimane sempre la Parola, che continua a guidarci anche in mezzo al buio più profondo. Ecco perché l’invito del Padre ad ascoltare il Figlio. La nostra esperienza di fede può contare solo raramente sulla “visione”: l’esperienza comune è quella dell’ascolto della Parola di Dio che struttura la vita del discepolo, lo aiuta a discernere e a scegliere, lo sostiene in qualsiasi frangente. Senza la guida della Parola noi rischiamo di smarrirci: alla prima difficoltà, alla prima prova non sappiamo più cosa fare, cominciamo a dubitare di Dio, della sua presenza, del suo amore.
La Quaresima ci richiama a questa necessità: metterci in ascolto di Gesù, la Parola di Dio fatta carne; fermarci per potere intendere la sua voce e permetterle di raggiungere la profondità del nostro cuore perché lo possa illuminare e trasformare.