Natale 2021

Il nostro presepe

Preghiera di fronte al Presepe


Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l’anziano!
Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un abbraccio universale di pace!
Invita i popoli, misericordioso Gesù, ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione, dall’ignoranza e dall’indifferenza, dalla discriminazione e dalla intolleranza.
Sei tu, Divino Bambino di Betlemme, che ci salvi liberandoci dal peccato.
Sei tu il vero e unico Salvatore, che l’umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della Pace, dono di pace all’intera umanità, vieni a vivere nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii tu la nostra pace e la nostra gioia! Amen.
(Papa Giovanni Paolo II)

 

DIO CON NOI, UNO DI NOI

Attendevamo il potente, colui che veniva con la forza di Dio, ed è giunto a noi un bambino. Chi è più fragile e indifeso di un bambino?
E’ arrivato senza fare strepito, senza destare l’attenzione dei grandi, senza ricevere l’omaggio dei potenti. Nella povertà e nella semplicità, in un alloggio di fortuna.
Attendevamo il Santo, colui che si mostrava distante dalla fragilità della nostra condizione umana, ed è venuto a noi un uomo disposto a condividere in tutto e per tutto la nostra vita, senza essere esonerato dalle fatiche che deve affrontare un uomo.
Un Dio che nasce e cresce, che impara a parlare e a camminare, che apprende un lavoro…Ma chi se l’aspettava? E’ questo il mistero del Natale.
Ed è magnifico. Dio prende carne, Dio diventa uno di noi, Dio accetta di ferirsi, di lacerarsi, addirittura di morire per cambiare la nostra vita. E’ questa la consolazione che il Natale porta ad ognuno di noi.
Nessuno da quel giorno – il giorno in cui Dio si è fatto uomo – può più dirsi solo, abbandonato al suo destino, alla sua miseria, alla sua pena. Perché Dio è venuto proprio per lui.
E’ questa la speranza del Natale.
Questa storia non è più solo la nostra storia degli uomini, una storia intrisa di lacrime e di sangue, di dolore e di fatica, ma è la stessa storia di Dio, perché qui, tra noi, Dio ha piantato la sua tenda.

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