Domenica 14 Novembre 2021

Gioia o terrore?

Dalla pianta di fico imparate la parabola (Mc 13,28)

Che effetto ci fanno le parole ascoltate questa domenica: gioia o terrore? Consideriamo le parole di Gesù un vero Vangelo, una “bella notizia” che rallegra i nostri giorni, oppure ci mettiamo a mugugnare di fronte a queste previsioni?
Tutto dipende dal modo in cui ci vanno le cose. Se ci sentiamo al sicuro, con la nostra casa, il nostro lavoro… Se, tutto sommato, ci sentiamo colmi di benessere, di tranquillità, ci sentiamo arrivati… Allora queste parole ci metteranno almeno un po’ di paura perche, se tutto cambia, chi ce lo assicura quell’angolino caldo che abbiamo costruito un po’ alla volta?
Se invece apparteniamo alla schiera di quelli che non ne possono più, che non ce la fanno più a tirare avanti con i loro salari da fame e le loro sofferenze, con le ingiustizie e i soprusi che devono subire, con le umiliazioni che devono sopportare; allora queste parole ci daranno un po’ di speranza. Tanto più che non si tratta di una promessa elettorale, ma di una parola di Gesù. Tanto più che lui stesso si impegna a realizzare il cambiamento, a portare a termine il suo progetto, che ha come primi destinatari i poveri.
In definitiva il Vangelo di questa domenica farà emergere la nostra condizione, la fede e la speranza che animano effettivamente la nostra esistenza. Per chi considera il cristianesimo una polizza di assicurazione sulla vita, per assicurarsi – non si sa mai – un futuro tranquillo, un po’ di spavento almeno ci sarà. Per chi ha “investito” tutto su quello che ha detto Gesù, sarà una bella domenica di Festa, che lo convincerà ulteriormente di aver fatto bene a correre il rischio di essere suo discepolo.

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