7 Maggio 2023 – Via, verità e vita

Io sono la via (Gv 14,6)

Se il Messia va incontro alla passione e alla morte, che ne sarà dei suoi discepoli? Se il Risorto vive al modo di Dio e non ci offre più una presenza fisica, come può intervenire sulla nostra vita così tremendamente abbarbicata alla terra? Ma le cose non stanno come sembrano. Il Crocifisso risorto diventa un punto di passaggio determinante per la nostra salvezza. Solo attraverso di lui, che ora agisce ben al di là di un raggio di contatto fisico, noi possiamo trovare la libertà e la pienezza che desideriamo, a cui agogniamo.

E’ lui, infatti, la via. Seguendo le sue orme si attraversano paesaggi angusti, ma è l’unica strada che conduce verso un’esistenza trasfigurata dalla gloria di Dio. Non ci sono scorciatoie che permettano di arrivare al giorno della risurrezione, senza passare per il Calvario. Non c’è la possibilità di essere esonerati dalla fatica e dal sacrificio, né di trovare un itinerario facile, che porti alla felicità. Gesù è la via. Non si limita ad indicare la strada, ma la percorre per primo. Non è solo colui che precede, ma ci fa passare “attraverso” di lui. Pellegrini in questo mondo, senza stabile dimora, grazie a lui noi possiamo giungere al traguardo, alla casa del Padre.

Gesù è la verità. E’ lui che ci rivela l’autentico volto di Dio e ci sottrae a tante raffigurazioni fuorvianti, opera dell’uomo, della sua fantasia. Per mezzo suo siamo liberati dagli idoli, di cui riconosciamo l’inconsistenza e incontriamo colui che solo può dare compimento ai nostri desideri più profondi. A partire da questa manifestazione cambia anche la nostra visione di noi stessi, del mondo, della storia. Se Dio è Padre e noi siamo i suoi figli, appaiono la nostra profonda dignità e il nostro destino. Nello stesso tempo gli altri assumono le sembianze non degli avversari o dei concorrenti, ma dei fratelli. Questa nostra storia non è più abbandonata al caso perché è Dio a condurla, a guidarla verso il compimento.

Gesù è la vita. Non una vita qualsiasi, condotta in qualche modo, sui binari scontati di una mediocrità considerata ineluttabile. Quello che ci viene offerto è la vita stessa di Dio che percorre la nostra esperienza umana: la sua luce e la sua forza che trasformano il nostro modo di affrontare le vicende difficili, di far fronte ad ostacoli e ferite. Abitati da questa pienezza, i discepoli si lasciano condurre da una fiducia e da una speranza sconosciute. Approdano ad una pace che nasce dalla certezza di essere nelle mani di Dio, in qualsiasi frangente. Questa vita, poi, sbocca nell’eternità. Valica le dimensioni del tempo e dello spazio per assumere i connotati di una esistenza nuova, completamente immersa nell’amore di Dio.

Via, verità e vita: passaggio indispensabile per entrare nella novità di una esistenza nuova, che non è frutto della volontà o dell’intelligenza umana, ma puro dono, pura grazia, offerta generosa della bontà di Dio.

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