24 Settembre 2023 – La logica di Dio


La chiesa è chiusa per lavori di ristrutturazione.

Le SS. Messe e tutte le celebrazioni si svolgono presso l’Auditorium (Oratorio Parrocchiale – via Fratelli Cervi)

Orario SS. Messe:

Giorni feriali ore 18.30
Sabato e vigilia delle feste ore 19
Festivo ore 8.30, 10.30, 12, 18


Il sabato, dalle ore 10 alle ore 12, presso l’Auditorium,
Adorazione Eucaristica

In questo orario i preti sono a disposizione per celebrare il
Sacramento della Riconciliazione

 


Per celebrare il sacramento della Confessione è possibile anche contattare i preti:
Don Paolo 347 3002895 – Don Francesco  347 8804368


Andate anche voi nella mia vigna! (Mt 20,4)

La parabola di questa domenica parla del Regno dei cieli e Gesù vuol far capire che funziona in un sistema molto diverso dal nostro.
A comandare, infatti, non è la logica della giustizia e dei diritti, ma quella dell’amore e del dono gratuito.

Nessuno si merita la gioia di Dio. Nessuno può affermare di averne diritto. Nessuno può presentarsi a Dio come un dipendente che esige il pagamento di quello che gli è dovuto…
A lavorare nella vigna si arriva a ore diverse…ma questo non dà titolo a pretendere di più. Perché? Perché la giustizia in ogni caso viene rispettata: il “contratto” viene onorato. Dio non disattende mai le sue promesse! In ogni caso, appare una realtà che dovrebbe far riflettere…

Il padrone della vigna agisce con bontà, non per interesse. Gli operai gli vorrebbero a costare molto di meno se applicasse la “logica sindacale”. In questo caso, infatti, chi ha lavorato un’ora soltanto avrebbe dovuto ricevere un dodicesimo di denaro, chi solo tre ore un quarto di denaro.
Dopo quest’ultimo ragionamento appare chiaro che se la giustizia non è disattesa, a ispirare un simile comportamento è la bontà, la generosità, il desiderio di dare felicità, rimettendoci di tasca propria.

Ecco spiegata la sentenza finale: “Così gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi”. Il regno di Dio funziona secondo la logica dell’amore.
E’ un po’ come il figlio maggiore nella parabola del figliol prodigo. Ha obbedito sempre, ha lavorato, è rimasto in casa…ma non capisce suo padre e non è disposto a partecipare alla festa per il ritorno del fratello.

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