In evidenza: 18 Febbraio 2024

Lettera dell’Arcivescovo Paolo
per i tempi di Quaresima e Pasqua 2024

 

 


“Signore, insegnaci a pregare,
come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli”.
“Quando pregate, dite: Padre nostro…”
Lc 11, 1-2

La preghiera dei discepoli

Nella Lettera, Papa Francesco elenca alcune caratteristiche fondamentali del-la preghiera come la insegna Gesù e delinea un interessante e utile itinerario.

Pregare è stare alla presenza del Signore

Se la preghiera è relazione, il senso della presenza del “tu” di Dio è il necessario punto di partenza. Nella liturgia o nei momenti personali, tale consapevo-lezza e percezione sono indispensabili. A chi stiamo rivolgendo le nostre parole, i canti, i gesti del corpo…? Nella relazione con Dio i nostri sensi non hanno alcun punto di riferimento.
Il senso della presenza di Dio nasce senz’altro dalla fede (praestet fides supplementum sensuum defectui), ma si nutre anche dei segni e degli atteggiamenti che una lunga tradizione liturgica e spirituale ci hanno trasmesso: il modo di entrare e stare in chiesa, il silenzio, la compostezza dei gesti e delle parole… ci fanno sentire coinvolti in un’invisibile, ma concretissima relazione. Riprendiamo confidenza con gli accorgimenti che sostengono e preparano la preghiera cristiana.

Pregare è ascoltare il Signore

Gesù si premura di dire ai discepoli che con Dio non bisogna “sprecare parole”: la finalità della preghiera non è prima di tutto farsi ascoltare, ma mettersi in ascolto.
Il Padre conosce i bisogni dei figli; sono loro, invece, che devono scoprire cosa desidera il Padre e decidersi a fare la sua volontà. Le “domande” del Padre nostro, in fin dei conti, sono una specie di “sintesi” del progetto di Dio, le cose che egli vuole si ricerchino con impegno.
La Quaresima è per eccellenza tempo di ascolto della Parola di Dio, che risuona con particolare efficacia nel deserto, cioè in assenza di rumori e di interessi disordinati.
Rimuovere le distrazioni per ridare tempo e spazio alla Parola, nella preghiera liturgica o in quella personale, è riconoscere che il dialogo con Dio nasce da un ascolto che ci fa capire e accogliere la volontà del Padre.

Pregare è adorare il Signore

L’adorazione è la prima risposta che possiamo offrire all’amore gratuito, all’amore sorprendente di Dio. Lo stupore dell’adorazione è essenziale nella Chiesa, soprattutto in questo momento in cui abbiamo perso l’abitudine dell’adorazione. Adorare, infatti, significa riconoscere nella fede che solo Dio è il Signore e che dalla tenerezza del suo amore dipendono le nostre vite, il cammino della Chiesa, le sorti della storia. Lui è il senso del vivere (Francesco, Omelia, 29 ottobre 2023). Adorare è stare con amore davanti a Dio: sentirsi amati e lasciarsi amare, per rispondere con l’adesione di tutto il cuore alla sua persona e alla sua volontà.
In quaresima Dio ci conduce nel deserto per parlare al nostro cuore e attiraci a sé nell’amore (cf. Os 2, 16). Usciamo pertanto dall’abitudinarietà dei gesti e delle parole, per lasciare che essi ci aiutino a ritrovare la consapevolezza del mistero d’amore che ci si comunica e nel quale possiamo coinvolgerci.

(3ª parte – continua)

Leggi o scarica da qui la lettera completa

 


Da lunedì 26 giugno la nostra chiesa resta chiusa al pubblico per alcuni mesi per poter eseguire alcuni importanti lavori di ristrutturazione e restauro.
La celebrazione delle messe, feriali e festive, e delle altre liturgie è spostata nella sala dell’Auditorium, presso l’oratorio parrocchiale (via Fratelli Cervi).

I seguenti interventi in programma si rendono necessari:

  • per eliminare le infiltrazioni d’acqua piovana è previsto il parziale rifacimento del manto di copertura, con inserimento di nuovo isolante limitatamente alle zone degradate e oggetto di infiltrazioni (zona adiacente campanile, compluvi e cupola). E’ prevista anche l’installazione del sistema di sicurezza per future manutenzioni in copertura;
  • per eliminare la pioggia che cade abbondante attraverso le vetrate, è previsto il restauro completo delle n. 24 vetrate artistiche della cupola e di n. 6 della navata, le più deteriorate e oggetto di fratture e distacchi delle tessere. E’ prevista anche l’installazione di un nuovo infisso a protezione, esterno;
  • effettuare il parziale rifacimento degli intonaci, conseguente alle necessarie opere di deumidificazione della parte inferiore delle pareti esterne oltre ad alcune opere di rinforzo strutturale delle volte con fibre di carbonio;
  • per adeguare l’impianto di riscaldamento alle norme attuali e ridurne sensibilmente i consumi, è prevista la realizzazione di un nuovo sistema di riscaldamento a pedane radianti con la sostituzione dell’ attuale caldaia , non più conforme alle vigenti norme, con una pompa di calore;
  • per poter nuovamente utilizzare le campane eliminando i rischi conseguenti alle vibrazioni trasmesse al campanile, se concesso, sarà rinnovato il sistema di funzionamento;
  • completeranno l’opera nuove pitturazioni interne ed esterne oltre al restauro dei portoni e delle pitture nelle lunette sopra le porte.

La spesa complessiva prevista è di circa 600.000 € e sarà finanziata in parte con i contributi della Conferenza Episcopale Italiana (fondi 8xMille) e in parte con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, verso le quali esprimiamo vivo ringraziamento.

Queste opere, necessarie sia per la manutenzione e conservazione della chiesa che per rendere sicuri e adeguati gli impianti, comporteranno qualche fastidio per lo spostamento delle celebrazioni liturgiche, ma renderanno la nostra chiesa ancora più decorosa e funzionale.

Il Parroco ed i Tecnici incaricati

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