Domenica 23 Maggio 2021
Lo Spirito Santo, libero come il vento
“Lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità” (Giovanni 16,13)
“Come il vento che soffia e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va, lo Spirito Santo agisce con novità sorprendente in tutto il mondo. Egli è potenza di Dio che sa trarre il bene anche dal male” (Catechismo CEI, Sarete miei Testimoni)
Queste parole ci indicano una realtà che sta al cuore della festa di Pentecoste: lo Spirito è libero, non può essere imbrigliato, costretto entro i confini, le divisioni, le regole, le etichette che noi poniamo.
Agisce dovunque a modo suo, e spesso crea sorprese. Perché fa cose nuove, suscita atteggiamenti nuovi, desta nuove risorse.
La sua opera può risultare scomoda, perché impone di abbandonare logiche vecchie e logore e ad accogliere con gioia una novità che spesso disorienta, manda all’aria i nostri progetti, abbatte pregiudizi e dubbi inutili.
Lo sapevano bene i primi cristiani che si trovarono di fronte ad una sorpresa che mai avrebbero immaginato: i pagani, quelli che non appartenevano al ceppo di Israele, si convertivano al Vangelo.
Un evento che suscitava gioia, ma anche tensioni e conflitti, obbligava a rivedere il modo di pensare di prima.
Lo Spirito è da sempre così.
“Come il fuoco illumina e riscalda, lo Spirito conduce sulla via della fede e della carità coloro che non conoscono Dio, ma lo cercano con cuore sincero.”
Non si può spegnere questo fuoco. Esso rende i cuori ardenti, li getta in imprese che sembrano impossibili, li guida per sentieri impervi.
I sentieri della fede e della carità non sono facili, ma lo Spirito non disarma di fronte agli ostacoli e sostiene coloro che ascoltano la sua voce, che poi è la voce stessa di Gesù.
I potenti del momento non sono in grado di arginare questa azione dirompente e in ogni caso, quando se ne vedono finalmente i risultati, essi non ci sono più. Il bello è che tutto ciò accade in modo estremamente semplice e, all’apparenza, incerto e dimesso. Perché lo Spirito opera servendosi di uomini e donne che non sono perfetti, ma che gli offrono spazio nella loro esistenza.
Questo è il nostro ruolo come Chiesa in tutto questo, dal momento che anche noi restiamo sorpresi da ciò che avviene. Dobbiamo cercare di riconoscere i segni di questa presenza negli avvenimenti e nelle aspirazioni degli uomini.
Se vogliamo essere fedeli a Gesù dobbiamo restare disponibili alla voce e alla luce dello Spirito.
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