16 Gennaio 2022 – L’inizio dei segni

 

Giotto – Le nozze di Cana Cappella degli Scrovegni (Padova)

La madre di Gesù gli disse: “Non hanno vino” (Gv.2,3)

 

Il contesto è quello di una festa di nozze. Ma le cose non vanno per il verso giusto: il vino viene a mancare. Il vino è segno della benedizione di
Dio, se viene a mancare è come partire con il piede sbagliato.
E’ a questo punto che Gesù entra in azione. Il suo è solo un inizio che rivela la sua identità: il Messia atteso è arrivato. Attraverso di lui, Dio offre a tutti gli uomini il vino delle nozze eterne, il vino della gioia senza fine.
Sta per concludersi il tempo in cui la vita degli uomini e delle donne è segnata dall’acqua: l’acqua dl pianto e del sudore.
Sta per giungere l’ora in cui l’acqua si cambierà in vino: il vino della gioia e dell’allegria, della pace e della fraternità, di una ritrovata armonia con Dio e con gli uomini, il vino donato da Gesù, lo sposo messianico.
Questo però è solo l’inizio. E’ sulla croce, infatti, che si manifesterà completamente la gloria di Dio: lì tutti potranno vedere l’amore smisurato dello sposo Gesù per l’umanità.
E lì il vino delle nozze è il suo sangue versato per la salvezza di tutti.
Cana è anche in ogni luogo in cui si imbastisce la mensa eucaristica e coloro che arrivano possono essere rigenerati dal Corpo e Sangue di Cristo. Cana è ogni luogo in cui Cristo dà appuntamento a questa umanità dolente e peccatrice, segnata dalla sofferenza e dalla stanchezza, per accoglierla e trasfigurarla con la sua grazia.

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