Lettera per il cammino pasquale del nostro Vescovo Paolo (Terza parte)

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ENERGIE NUOVE NELLA CONDIVISIONE

Ecco infine la via della carità: dare via cose, tempo, denaro… per sollevare il fratello nel bisogno; riconoscere l’iniquità per contrastarla con opere di giustizia; prendersi cura del bene comune.
La Quaresima punta a rendere più leggeri, a liberare da ciò che ostacola la sequela di Gesù. L’ideologia consumista (cf Laudato si’, n. 203-204) ci illude che le cose possano rendere felici; la globalizzazione dell’indifferenza (cf Fratelli tutti, nn. 30-31) ci fa 9 credere che si possa essere felici da soli. L’attenzione ai bisogni dei poveri e l’impegno concreto per un mondo più giusto e pulito ci fanno bene, perché ci aiutano a rientrare in noi stessi (cf Lc 15,17) per ritornare a cercare ciò che ha davvero valore.
Suggerisco, per il tempo di Quaresima, di rinunciare a qualcosa di superfluo e di devolvere il corrispettivo in opere di bene; suggerisco inoltre di dare meno tempo a qualche distrazione (navigazione su internet, giochi, televisione, divertimenti…), impiegandolo per leggere la Laudato si’ e la Fratelli tutti.
Il tempo di Pasqua ci propone di vivere la gioia dell’incontro: anche per questo, però , occorre uscire da stessi, dalla comodità dei propri divani. La relazione è un dono reciproco, che arricchisce enormemente, ma che nasce solo se si va fuori di casa o si apre la propria abitazione agli altri.
In questo periodo ci sono molti appuntamenti parrocchiali e diocesani, e si celebrano quasi ovunque i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Vinciamo la pigrizia e la paura che ci rinchiudono in case blindate e inaccessibili! Andare incontro ai fratelli o ospitarli in casa sarà possibile anche in tempo di pandemia, con le debite precauzioni. Non lasciamoci scoraggiare nel fare il bene (cf 1Ts 3,13).

ALCUNE PROPOSTE DIOCESANE

Nel percorso quaresimale 2022, due proposte intendono sostenere un cammino di qualità per tutti:
• quattro appuntamenti serali su youtube, I mercoledì dell’energia: dal 9 al 30 marzo, alle ore 21.00, incontriamo quattro esperti per riflettere sulla stanchezza, sulla ripartenza ecclesiale, sulla ripartenza sociale e sulla ripartenza educativa;
• le iniziative della Quaresima di carità, sussidiate dall’Ufficio missionario e volte a sostenere i nostri missionari e le loro opere. Nel tempo di Pasqua altre proposte arriveranno a sostenere il cammino.

ENERGIE NUOVE PER COSA?

Abbiamo – oggi più mai – bisogno di energia, non solo perché si deve far ripartire la vita delle comunità, ma perché occorre farlo in modo nuovo. Abbiamo bisogno dello Spirito Santo, donodi Dio che ci guarisce dal narcisismo, dal vittimismo e dal pessimismo. Ci guarisce dallo specchio, dalle lamentele e dal buio. Perché peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi (cf Francesco, Omelia, 31 maggio 2020).
Papa Francesco, in attuazione del Concilio, ci sollecita incessantemente ad essere Chiesa-in-uscita; le Chiese in Italia si sono impegnate in un cammino sinodale che intende coinvolgere tutto il popolo di Dio; la nostra Diocesi vive, dal Sinodo in poi, in un percorso di riforma che sta passando ora attraverso una diversa presenza sul territorio, che i nuovi consigli pastorali sono chiamati ad interpretare, per guidarne l’attuazione nel proprio contesto; la Settimana sociale di Taranto ha chiesto a tutte le parrocchie di diventare soggetti attivi della conversione ecologica proposta dalla Laudato si’…
L’esperienza di questi due anni ci spinge, inoltre, a investire in una maggiore qualità della vita fraterna delle nostre comunità, in una più convinta collegialità presbiterale e diaconale, in un più serrato protagonismo laicale all’insegna della corresponsabilità… Tutte attività estremamente “energivore”.
Cogliamo dunque l’occasione irripetibile del cammino pasquale di quest’anno per accogliere tutta l’energia rinnovabile di cui abbiamo bisogno, come persone e come comunità, per ripartire con uno slancio che ci renda migliori di come eravamo due anni fa.

CORAGGIO!

Caro fratello, cara sorella, mi piacerebbe che questa breve lettera producesse il medesimo effetto di un’altra missiva, quella recapitata ad Antiochia al termine del primo “Concilio” della Chiesa, celebrato dagli apostoli a Gerusalemme per rispondere ai problemi e ai conflitti dei cristiani di allora: Quando l’ebbero letta, si rallegrarono per l’incoraggiamento che infondeva (At 15, 31). Coraggio, dunque! Il Signore ci offre la possibilità di recuperare in lui energie ed entusiasmo per ripartire, per rinnovarci, accogliere gli stimoli e le sfide del nostro tempo. Non ci lascia soli, ma anche in questo momento complesso ci rimane vicino, per guidare e sostenere il nostro cammino di Chiesa con il suo Santo Spirito, affinché la nostra gioia sia piena (cf Gv 15,11) e tutti abbiano vita in abbondanza (cf Gv 10,10 ).

Paolo Giulietti – Arcivescovo di Lucca (Fine 3a e ultima parte)

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