9 Ottobre 2022 – Grazie!
Uno di loro…si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi per ringraziarlo (Luca 17, 15-16)
“Grazie!” è una parola semplice che però esprime qualcosa di grande e di bello, qualcosa che oggi – nella società dei diritti, che ignora facilmente i doveri – noi stiamo forse dimenticando. Ci sono tante cose che non possiamo considerare né scontate, né dovute. Un sorriso, un gesto di accoglienza, un segno di amicizia, un piccolo regalo sono doni che costellano di luce e di gioia la nostra esistenza. Riceverli senza dire nulla significa ignorarli e poi, facilmente, dimenticarli.
Il Vangelo di oggi ci parla di 10 lebbrosi, guariti da Gesù. Hanno fatto appello al suo buon cuore, alla compassione che prova per la loro situazione dolorosa: soffrono nel corpo e nello spirito. Gesù chiede loro solamente di andare dai sacerdoti, per fare accertare la guarigione, e mentre sono per strada scoprono di essere stati risanati, liberati dalla lebbra. Uno solo torna indietro a ringraziarlo e per dirgli la sua gratitudine.
Le parole che Gesù gli rivolge ci sorprendono: “Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!”.
Perché Gesù parla di fede? Il “grazie” di quel samaritano è proprio il segno della sua fede. Tutti quei dieci lebbrosi sono stati “guariti”, ma solo lui è stato “salvato”, cioè cambiato per sempre da quell’incontro con Gesù. Solo lui, infatti, ha riconosciuto il grande dono che gli era stato fatto e ha mostrato tutta la sua fiducia e la sua riconoscenza.
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