22 Gennaio 2023 – A partire dalla Galilea

Andò ad abitare a Cafarnao, sulla riva del mare (Matteo4,13)

La Galilea non è solo uno spazio geografico, una terra, una regione. Essa è una zona di frontiera, un luogo simbolico e teologico.

Zona di frontiera: di lì sono passati eserciti in guerra e migrazioni di popoli: Sono avvenuti scontri epocali, conflitti profondi e cruenti tra cultura diverse. Lì si sono prodotte mescolanze inedite tra etnie differenti e distanti.

Luogo simbolico: essa designa il mare aperto della storia, con le tensioni che la percorrono, alcune più visibili, altre più profonde. Una storia nel cui tessuto vivo si sono prodotte lacerazioni e ferite, periodi prolungati di instabilità, di confusione, di disorientamento.

Luogo teologico: considerata alla periferia della terra promessa, i suoi abitanti vengono considerati marginali, rispetto al popolo di Dio. La loro relazione con Dio appare più sotto l’aspetto della distanza che della prossimità.

Ecco allora perché Gesù parte proprio da lì, dalla Galilea. Nella regione destinata ad essere emblema di tenebre e di morte, Egli porta la luce e la vita che vengono da Dio. Annuncia il cambiamento e per questo chiede la conversione, non una semplice operazione di facciata.
Domanda una fiducia totale nella sua Parola e poiché le strade di Dio non coincidono con le nostre, va a cercare i suoi collaboratori non tra gli allievi dei rabbi rinomati, né tra i rampolli delle famiglie nobili e neppure tra i predestinati della cerchia sacerdotale. Li sceglie tra la povera gente, tra i pescatori del lago.
Gli basta che siano disposti a lasciare tutto e seguirlo. Non c’è tempo da perdere, infatti. Non si tratta di prendere pesci, ma di salvare uomini.

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