28 Maggio 2023 – Il dono del Risorto

Giotto – Pentecoste (Cappella Scrovegni)

Apparvero loro lingue come di fuoco (At 2,3)

 

E’ la sera dello stesso giorno di Pasqua, quel giorno così pieno di emozioni per gli apostoli! Tutto è cominciato con il messaggio che le donne sono venute a portare. Poi la corsa al sepolcro, spalancato e vuoto. E di conseguenza la selva di interrogativi e di paure che abita il cuore e la mente. Adesso però Gesù stesso appare ai suoi, ristabilisce il contatto con loro e proprio nel luogo in cui aveva celebrato la sua Ultima Cena.

La comunione interrotta è ripristinata. Dopo gli eventi drammatici della passione e della morte. Dopo le fragilità e i tradimenti, dopo la tristezza e il dolore. Adesso il Signore è di nuovo in mezzo a loro. Quello che è accaduto non è stato solo un incidente di percorso. Se il Risorto mostra le sue mani forate dai chiodi e il suo fianco squarciato dalla lancia è perché quelli sono i segni autentici dell’amore ed è passando per quel tunnel oscuro e difficile di sofferenza e di morte che si è compiuta la salvezza dell’ umanità.

La reazione degli apostoli è immediata: dopo tanto dolore finalmente fiorisce la gioia! Vedere di nuovo Gesù significa ritrovare la speranza. La loro non è stata solo una illusione. Se egli è vivo, la morte non ha potuto dire l’ultima parola. Se egli è vivo, il suo progetto è vero ed è più forte di qualsiasi cattiveria umana.

Il saluto di Gesù, che li raggiunge, è anche il suo primo dono: è quella pace che coincide con la realizzazione del progetto di Dio. Non significa tranquillità, ma pienezza di vita. Questa pace deve essere fatta conoscere a tutti.

È stata proprio questa la missione di Gesù: affrontare e vincere le forze del male, strappare gli uomini al peccato e alla cattiveria. Lo ha fatto con la sola forza dell’amore, offrendo se stesso, la sua stessa vita, fino a morire. Ora il testimone passa ai suoi: la strada che lui ha tracciato e percorso per primo, tocca a loro imboccarla.

Non saranno soli, però. Non verranno abbandonati a stessi, alle loro sole energie. Il Risorto dona loro lo Spirito: il soffio vitale capace di trasformare i cuori e la faccia della terra.

Sarà Io Spirito, dunque, a condurli. Sarà lo Spirito a trasmettere forza e luce. Su di lui potranno sempre contare.
Presenza discreta, ma sicura, io Spirito Santo produrrà cambiamenti inspiegabili. A partire da loro stessi che affronteranno il mare aperto della storia e andranno incontro a ostilità e rifiuti, senza paura. Saranno loro, con il loro coraggio e la loro fiducia, il primo segno di quello che Egli può operare.

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