7 Aprile 2024 – Il percorso di Tommaso
Metti qui il tuo dito (Giovanni 20,27)
Come ogni anno, nella seconda domenica di Pasqua, veniamo invitati a compiere lo stesso percorso di Tommaso per passare dall’incredulità alla fede, dal bisogno di vedere e di toccare al riconoscimento di quella relazione unica che ci lega a Gesù. Dobbiamo dirlo subito: Tommaso non corrisponde a quella “macchietta” che ne ha fatto la tradizione popolare. La sua non è l’obiezione dello spirito razionalistico che crede solo a quello che cade sotto i sensi.
La sua “fatica” è ben altra. E nasce proprio dal dramma della morte di Gesù che ha vissuto e del quale non riesce a rendersi ragione. La gioia degli altri apostoli contrasta con il suo atteggiamento, forse perché egli porta ancora le ferite, le sofferenze di quel venerdì che non può dimenticare: Gesù, il Maestro, catturato e condannato, flagellato ed inchiodato alla croce, morto dopo una breve agonia e deposto in un sepolcro.
Tutto questo non può essere rimpiazzato da una gioia che sembra quasi cancellare il dramma che è appena accaduto.
In definitiva, lui, Tommaso, non vuole essere vittima di abbagli, non vuole cadere in una illusione consolatoria che lascerà poi il posto ad una delusione ancora più cocente. Se dunque veramente il Risorto è colui che è stato crocifisso, se è venuto il momento di terminare il lutto e di rallegrarsi, allora egli vuole toccare con mano i segni di quella Passione che l’ha fatto soffrire in modo indicibile…
La Passione e la morte non sono dunque un episodio da liquidare in modo affrettato e sbrigativo.
E’ questo il tornante decisivo per giungere alla fede pasquale: accettare che la passione la morte siano state il passaggio doloroso per giungere alla gloria, lasciarsi alle spalle la sensazione amara di fallimento e di insuccesso ed aprirsi all’azione di Dio Padre che ha pronunciato l’ultima parola sulla testimonianza del Figlio Gesù.
Da qui per Tommaso nasce una chiara professione di fede: “Mio Signore e mio Dio!” Non la dichiarazione di una verità, ma lo slancio per vivere un rapporto unico, un legame che trasforma e trasfigura l’esistenza.
La chiesa è chiusa per lavori di ristrutturazione.
Le SS. Messe e tutte le celebrazioni si svolgono presso l’Auditorium (Oratorio Parrocchiale – via Fratelli Cervi)
Orario SS. Messe:
Giorni feriali ore 18.30
Sabato e vigilia delle feste ore 19
Festivo ore 8.30, 10.30, 12, 17
Il sabato, dalle ore 10 alle ore 12, presso l’Auditorium,
Adorazione EucaristicaIn questo orario i preti sono a disposizione per celebrare il
Sacramento della Riconciliazione
Per celebrare il sacramento della Confessione è possibile anche contattare i preti:
Don Paolo 347 3002895 – Don Francesco 347 8804368
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