9 Gennaio 2022 – Battesimo del Signore

 

La speranza con cui entrare nel 2022

Non possiamo accontentarci

 

Vi invitiamo a leggere questo articolo del Cardinale Gianfranco Ravasi, pubblicato sul quotidiano Avvenire del 2 gennaio 2022.

Eccone un breve estratto:

È (…) necessario inoltrarci sul terreno sassoso dei giorni e delle opere con uno sguardo meno trasognato e con progetti più realistici. Detto questo, guai però a seguire una deriva pessimistica, alimentata anche dalla marcia incessante della pandemia e dalle crisi sociali. (…)
Guai, allora, a estinguere dal cuore ogni desiderio e attesa, a spegnere ogni sogno: si perderebbe la voglia di vivere e si strapperebbe dall’anima il seme della felicità. (…)
Nonostante questo, dobbiamo ripeterci che è possibile far crescere e far germogliare sotto quel cielo un seme, classificato con un termine poco praticato, la speranza (…), la seconda delle virtù teologali. (…)
La Fede ha bisogno di non sterilirsi nel devozionale o di rinchiudersi nell’oasi del sacrale, ma deve progredire in conoscenza operosa e in autentica spiritualità, mentre l’Amore deve andare oltre il sentimento e cercare nei volti delle persone affamate, assetate, straniere, malate, prigioniere, nude il profilo stesso di Cristo.
È la Speranza a infondere questa spinta. (…) « La speranza spinge l’uomo al rifiuto di accontentarsi », contestando l’acquiescenza al male e all’ingiustizia. Il cristiano, pur ammirando Ulisse che insegue la patria perduta nell’orizzonte del passato, si unisce alla tribù pellegrina di Abramo che «partì senza sapere dove andava», perché non aveva «quaggiù una città stabile ma andava in cerca di quella futura», le cui fondamenta vengono però erette già nel terreno dei giorni e delle opere presenti, anche dell’anno che è appena iniziato.

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