19 Giugno 2022 – Il Miracolo della Condivisione

Voi stessi date loro da mangiare (Luca 9,13)

 

E’ molto bello l’inizio del racconto del miracolo della “moltiplicazione” dei pani quando i discepoli propongono a Gesù di congedare la folla perché vada nei villaggi e ognuno possa “arrangiarsi” per conto suo. Rimedio antico davanti ai problemi: ognuno li affronti da solo, con le sue energie e le sue risorse. No, per Gesù il verbo arrangiarsi non funziona, e le sue parole sono dirette e chiare: “Dategli voi stessi da mangiare”. Allora ecco emergere la seconda possibilità: “comprare”. Visto che cinque pani e due pesci non bastano, ricorriamo ai soldi. D’altra parte ci sono cose che non sono in vendita, e ci sono invece situazioni in cui ci vorrebbero troppi soldi, o anche ad averne tanti non si troverebbe quello che fa al caso nostro.
A questo punto arriva la risposta di Gesù: una serie di splendidi verbi inanellati uno dopo l’altro. Gesù “prende” quei cinque pani e i due pesci, accetta il regalo di qualcuno, “leva gli occhi al cielo”, “benedice” e quindi “spezza”, “dà” agli apostoli perchè “distribuiscano” tutto alla folla.
Il miracolo non è una operazione matematica. All’inizio c’è un dono, poi c’è una invocazione, una richiesta rivolta a Dio, e quindi si “spezza”, si condivide quel dono benedetto.
Il risultato non è la ristrettezza, la miseria, ma l’abbondanza, la sazietà. Gesù stesso, è Lui il pane spezzato per tutti, l’esistenza donata fino in fondo senza nulla trattenere per sé. Nel suo dare smisurato c’è una totale fiducia in Dio, una fiducia ben riposta perché la sua vita va verso la risurrezione e la gloria.
Il miracolo rimanda anche la nostra storia, personale e di comunità. Anche per noi vale la stessa cosa. Fare troppi calcoli significa condannarsi alla sterilità, al fallimento. Solo chi accetta di donare e di spezzare trova una vita piena, perché tutto gli viene regalato e con abbondanza.

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