In evidenza – 11 Dicembre 2022
IMPARARE L’ARTE DELLA PACE
Lettera del nostro Vescovo Paolo per l’Avvento (Quarta e ultima parte)
Artigiani di giustizia
Nel 2023 ricorreranno i 60 anni dell’enciclica Pacem in terris di Giovanni XXIII, promulgata l’11 aprile 1963, poco più di un mese prima della morte del “Papa buono”. In essa si dichiara, all’indomani della “crisi dei missili di Cuba”, che la pace non può fondarsi sull’equilibrio delle forze militari, ma sull’impegno per assicurare i diritti di ogni persona a una vita dignitosa e libera. È solo la giustizia, non la reciproca deterrenza, che assicura una pace duratura.
Piccole ingiustizie abitano spesso la nostra quotidianità e la violazione delle regole toglie sempre agli altri qualcosa: tempo, serenità, denaro… In una cultura di illegalità diffusa maturano i semi del sopruso e della violenza.
In Avvento, cerchiamo di essere più corretti nell’osservare le regole della convivenza e di adoperarci a rimuovere le piccole ingiustizie di cui siamo ogni giorno testimoni.
Artigiani di perdono.
Poiché il conflitto si manifesta in ogni comunità umana, è necessario saper perdonare, per impedire o interrompere le spirali di odio e violenza. “Occorre riconoscere […] che quel giudizio duro che porto nel cuore contro mio fratello o mia sorella, quella ferita non curata, quel male non perdonato, quel rancore che mi farà solo male, è un pezzetto di guerra che porto dentro, è un focolaio nel cuore, da spegnere perché non divampi in un incendio” (FT, 242). “Quanti perdonano davvero […] rinunciano ad essere dominati dalla stessa forza distruttiva che ha fatto loro del male. Spezzano il circolo vizioso, frenano l’avanzare delle forze della distruzione” (FT, 252).
Chi non ha qualcuno o qualcosa da perdonare o da farsi perdonare? Arriviamo al Natale pacificati da gesti di riconciliazione, che portino pace nelle famiglie, nei vicinati, nelle parrocchie… Saranno queste le luci di feste natalizie più povere di luminarie.
Attendiamo insieme
Come negli anni scorsi, alcune occasioni comuni ci aiutano a vivere meglio l’Avvento:
• i “Martedì della pace”: quattro appuntamenti serali – tre in rete e uno in presenza – per aprire la mente e il cuore a prospettive di pace;
• la colletta dell’Avvento di fraternità, promossa dalla Caritas diocesana e destinata a sostenere le mense serali per i poveri a Lucca e a Viareggio.
Artigiani della pace, all’opera!
“Non ci inganni una falsa speranza. Se non verranno in futuro conclusi stabili e onesti trattati di pace universale, rinunciando a ogni odio e inimicizia, l’umanità […] sarà forse condotta funestamente a quell’ora, in cui non potrà sperimentare altra pace che la pace terribile della morte. La Chiesa di Cristo nel momento in cui, posta in mezzo alle angosce del tempo presente, pronuncia tali parole, non cessa tuttavia di nutrire la più ferma speranza” (GS, 82).
Ci siamo illusi che la pace del nostro fazzoletto di terra europeo fosse ormai consolidata, dopo i travagli balcanici degli anni ’90 del XX secolo. Abbiamo scoperto che non è così: la pace va coltivata, cercata, edificata, implorata… con la pazienza sapiente del tessitore, il quale ogni giorno siede al telaio per intrecciare i fili colorati della sua stoffa. Le parole di Isaia e il cammino liturgico d’Avvento ci aiutino ad abbandonare l’arte della guerra per l’arte della pace, perché ad ogni uomo sia restituita la speranza di un mondo finalmente rinnovato.
(Fine)
Leggi o scarica da qui la lettera completa
L’associazione La Finestra organizza il giorno 17 dicembre alle ore 17 presso l’auditorium un concerto natalizio del trio “Le Dolce Vita” che eseguirà alcuni pezzi tipici di Natale oltre a musica italiana anni ’70-’80.
La serata sarà aperta da un bambina, Matilde, che eseguita un pezzo iniziale.
Ingresso a offerta libera.
Per prenotarsi è possibile contattare il Presidente dell’associazione, Enzo Alfarano, al numero 334-9218430
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