15 Ottobre 2023 – La veste nuziale


La chiesa è chiusa per lavori di ristrutturazione.

Le SS. Messe e tutte le celebrazioni si svolgono presso l’Auditorium (Oratorio Parrocchiale – via Fratelli Cervi)

Orario SS. Messe:
Giorni feriali ore 18.30
Sabato e vigilia delle feste ore 19
Festivo ore 8.30, 10.30, 12, 18


Il sabato, dalle ore 10 alle ore 12, presso l’Auditorium,
Adorazione Eucaristica

In questo orario i preti sono a disposizione per celebrare il
Sacramento della Riconciliazione
Per celebrare il sacramento della Confessione è possibile anche contattare i preti:
Don Paolo 347 3002895 – Don Francesco  347 8804368

 


 

Mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire (Mt 22,3)

 

Matteo non è l’unico evangelista a riferirci la parabola di questa domenica e tuttavia solo nel suo Vangelo troviamo il particolare della veste nuziale.
Qualcuno potrebbe prenderlo per un elemento di poco conto, ma nella storia esso riveste un’importanza decisiva: proprio perché non vestito in modo adeguato quell’uomo è stato buttato fuori dalla del banchetto!
Ma possibile che un re che ha mandato i suoi servi a cercare gli invitati ai crocicchi delle strade, sapendo bene di raccogliere “buoni e cattivi”, ora a formalizzi sul vestito? La sua bontà smisurata non cozza con questo atteggiamento intransigente riguardo alla tenuta con cui uno si era presentato?

La sottolineatura di Matteo può apparire strana…se non si considera attentamente il dono di Dio e la risposta che si attende da noi, Dio fra grazia: questo messaggio è al cuore del Vangelo di Gesù. La sua misericordia e la sua bontà sono infinite.
Nel racconto il re non si arrende davanti ai rifiuti dei primi invitati. Anzi, sembra che questo lo induca ad allargare la cerchia, per raggiungere tutti: buoni e cattivi, peccatori e osservanti…

Tuttavia Dio attende una risposta da parte di ognuno di noi. Il regno di Dio non è uno scivolo attraverso il quale uno cade dentro il mondo nuovo senza volerlo. Non c’è relazione autentica se un’offerta non viene riconosciuta e apprezzata, se non c’è la disponibilità a lasciarsi trasformare dalla proposta che ci raggiunge. La veste nuziale uno non se la doveva portare da casa: gli veniva offerta per essere adeguato al banchetto che veniva imbandito.
Rifiutarsi di indossarla, dunque, dimostrava spregio nei confronti di chi aveva preparato il banchetto, determinazione a continuare come prima, accettare di sedersi a tavola ma senza voler cambiare, senza disponibilità a convertirsi.

Tutto questo risulta determinante. Non basta figurare tra i primi invitati: bisogna prendere sul serio il dono ricevuto e scegliere di partecipare alla festa. Non basta entrare nella sala: bisogna essere disposti a convertirsi, a cambiare.

Senza questo si rimane tagliati fuori da una salvezza che non è automatica ma impegna il cuore, la mente, la volontà. Tagliati fuori da una possibilità che esige una risposta, in cui a comandare non è il nostro gusto, le nostre scelte, ma il progetto di Dio, le sue priorità, il suo stile.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *