Il Consolatore

Giotto – Pentecoste (Cappella Scrovegni)
Pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Paraclito (Gv 14,16)
Il compito che Gesù affida ai suoi discepoli è immenso, enorme il carico che mette sulle loro spalle.
Spropositato per le loro forze, per lo loro capacità. Nessuno di loro, a quanto sembra, aveva appreso da qualche rabbino erudito una competenza biblica a tutta prova. Nessuno di loro era stato formato alle tecniche sofisticate che permettevano di affrontare senza paura qualunque discussione pubblica.
Perché Gesù affida proprio a questa compagnia mal assortita il futuro della sua missione, quella che gli era costata fatiche e sudore, lacrime e sangue, la sua stessa vita? Gesù li conosce bene, nel profondo: sa decifrare i loro entusiasmi e le loro fragilità, la loro grettezza (quando cercano i primi posti) e la loro fede in lui.
Per questo non si limita ad affidare loro un compito che ha del sovrumano, ma li mette nelle mani dello Spirito Santo. Sarà lui a guidarli, a sostenerli, a difenderli dalle insidie. Toccheranno con mano la sua azione, ne riconosceranno l’opera.
Rimarranno sorpresi di fronte alle novità inattese che egli preparerà. E così saranno vaccinati dal peccato più grande: il peccato dell’orgoglio e della presunzione. Non potranno dire che è tutto merito loro quello che sta accadendo, perché si conoscono bene e sanno che c’è un Altro che opera attraverso di loro e anche nonostante i loro limiti.
Ma allora Gesù non chiede nulla ai suoi discepoli?
Sì, domanda loro di amarlo veramente. Non di un amore che si nutre di parole, di dichiarazioni, di promesse, ma di un amore concreto, coi fatti: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.”
Oggi Gesù fa ancora la stessa proposta a tutti quelli che vogliono essere suoi discepoli, a tutti quelli che vogliono imbarcarsi nell’avventura del Regno di Dio.
Ci manda al largo, nel mare aperto della storia, su piccole imbarcazioni che sembrano fatte apposta per naufragare. Ci chiede di amarlo, con tutto il cuore, veramente. E ci dona il suo Spirito. E stranamente, miracolosamente, quelle piccole barche fragili portano dovunque il seme buono del Vangelo.
Orario SS. Messe:
- Giorni feriali ore 18.30
- Sabato e vigilia delle feste ore 19
- Festivo ore 8.30, 10.30, 12 – Ore 18 in Auditorium
Il sabato, dalle ore 10 alle ore 12, Adorazione Eucaristica
In questo orario i preti sono a disposizione per celebrare il
Sacramento della Riconciliazione.
Per celebrare il sacramento della Confessione è possibile anche contattare i preti:
Don Paolo 347 3002895 – Don Francesco 347 8804368
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!