Attività della Settimana 24 Luglio – 30 Luglio 2022
/0 Commenti/in Attività della settimana /da wp_10647795- DOMENICA 24 LUGLIO
Orario SS. Messe:
– In Chiesa alle ore 8.30-10.30 e 12
– Al Centro Parrocchiale alle ore 18 - LUNEDÌ 25 LUGLIO – VIGILIA DELLA FESTA DEI SANTI ANNA E GIOACCHINO
– Ore 21 S. Messa solenne presieduta da don Lucio Malanca, nativo di S. Anna, che quest’anno celebra il 25° di ordinazione presbiterale - MARTEDÌ 26 LUGLIO – FESTA DEI SANTI ANNA E GIOACCHINO
– Ore 18.30 S. Messa con la benedizione dei bambini, dei nonni e delle mamme in dolce attesa - VENERDÌ 29 LUGLIO
Inizia il campo estivo a Foce di Bucino per il gruppo di 1a Media (29 – 31 luglio) - SABATO 30 LUGLIO
– Dalle ore 10 alle 12, in Chiesa, Adorazione Eucaristica. In questo tempo i preti sono a disposizione per le Confessioni.
– Alle ore 19, in Chiesa, S. Messa festiva.
- DOMENICA 31 LUGLIO
Orario SS. Messe:
– In Chiesa alle ore 8.30-10.30 e 12
– Al Centro Parrocchiale alle ore 18
Eventi e segnalazioni 17 Luglio – 23 Luglio 2022
/0 Commenti/in In evidenza /da wp_10647795RACCOLTA GENERI ALIMENTARI
La drammatica situazione causata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina ha provocato anche nella nostra parrocchia un aumento di famiglie in difficoltà. Per questi motivi è necessario continuare, anche nel periodo estivo la raccolta di generi alimentari a lunga conservazione.
In particolare c’è bisogno di: OLIO, PASTA, RISO, PELATI, CARNE IN SCATOLA, TONNO, LATTE, ORZO, CAFFE’, MARMELLATA, BISCOTTI….
CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO
La prossima Celebrazione del Battesimo sarà Domenica 25 settembre 2022.
Tutte le coppie che desiderano battezzare i loro figli sono invitate a contattare i preti.
ATTIVITÀ ESTIVE A FOCE DI BUCINO
Gruppo di 1a Media: dal 29 al 31 luglio
Gruppo di 2a Media: dal 14 al 18 agosto
Gruppo di 3a Media: dal 9 al 13 agosto
Gruppo di 1a Superiore: dal 4 al 7 agosto
Gruppo di 2a Superiore: dal 26 al 28 agosto
Gruppo di 3a Superiore: dal 19 al 21 agosto
Gruppo di 4a Superiore: dal 22 al 24 luglio
24 Luglio 2022 – Insegnaci a pregare
/0 Commenti/in Riflessioni /da wp_10647795Papa Francesco, Angelus del 28 luglio 2019
Nell’odierna pagina di Vangelo (cfr Lc 11,1-13), san Luca narra le circostanze nelle quali Gesù insegna il “Padre nostro”. Essi, i discepoli, sanno già pregare, recitando le formule della tradizione ebraica, ma desiderano poter vivere anche loro la stessa “qualità” della preghiera di Gesù. Perché loro possono constatare che la preghiera è una dimensione essenziale nella vita del loro Maestro, infatti ogni sua azione importante è caratterizzata da prolungate soste di preghiera. Inoltre, restano affascinati perché vedono che Egli non prega come gli altri maestri del tempo, ma la sua preghiera è un legame intimo con il Padre, tanto che desiderano essere partecipi di questi momenti di unione con Dio, per assaporarne completamente la dolcezza.
Così, un giorno, aspettano che Gesù concluda la preghiera, in un luogo appartato, e poi chiedono: «Signore, insegnaci a pregare» (v.1). Rispondendo alla domanda esplicita dei discepoli, Gesù non dà una definizione astratta della preghiera, né insegna una tecnica efficace per pregare ed “ottenere” qualcosa. Egli invece invita i suoi a fare esperienza di preghiera, mettendoli direttamente in comunicazione col Padre, suscitando in essi una nostalgia per una relazione personale con Dio, con il Padre. Sta qui la novità della preghiera cristiana! Essa è dialogo tra persone che si amano, un dialogo basato sulla fiducia, sostenuto dall’ascolto e aperto all’impegno solidale. E’ un dialogo del Figlio col Padre, un dialogo tra figli e Padre. Questa è la preghiera cristiana.
Pertanto consegna loro la preghiera del “Padre nostro”, forse il dono più prezioso lasciatoci dal divino Maestro nella sua missione terrena. Dopo averci svelato il suo mistero di Figlio e di fratello, con quella preghiera Gesù ci fa penetrare nella paternità di Dio; voglio sottolineare questo: quando Gesù ci insegna il Padre Nostro ci fa entrare nella paternità di Dio e ci indica il modo per entrare in dialogo orante e diretto con Lui, attraverso la via della confidenza filiale. È un dialogo tra il papà e suo figlio, del figlio con il papà. Ciò che chiediamo nel “Padre nostro” è già tutto realizzato in noi nel Figlio Unigenito: la santificazione del Nome, l’avvento del Regno, il dono del pane, del perdono e della liberazione dal male. Mentre chiediamo, noi apriamo la mano per ricevere. Ricevere i doni che il Padre ci ha fatto vedere nel Figlio. La preghiera che ci ha insegnato il Signore è la sintesi di ogni preghiera, e noi la rivolgiamo al Padre sempre in comunione con i fratelli. A volte succede che nella preghiera ci sono delle distrazioni ma tante volte sentiamo come la voglia di fermarci sulla prima parola: “Padre” e sentire quella paternità nel cuore.
Poi Gesù racconta la parabola dell’amico importuno e dice Gesù: “bisogna insistere nella preghiera”. A me viene in mente quello che fanno i bambini verso i tre anni, tre anni e mezzo: incominciano a domandare cose che non capiscono. Nella mia terra si chiama “l’età dei perché”, credo che anche qui sia lo stesso. I bambini incominciano a guardare il papà e dicono: “Papà, perché?, Papà, perché?”. Chiedono spiegazioni. Stiamo attenti: quando il papà incomincia a spiegare il perché, loro arrivano con un’altra domanda senza ascoltare tutta la spiegazione. Cosa succede? Succede che i bambini si sentono insicuri su tante cose che incominciano a capire a metà. Vogliono soltanto attirare su di loro lo sguardo del papà e per questo: “Perché, perché, perché?”. Noi, nel Padre Nostro, se ci fermiamo sulla prima parola, faremo lo stesso di quando eravamo bambini, attirare su di noi lo sguardo del padre. Dire: “Padre, Padre”, e anche dire: “Perché?” e Lui ci guarderà.
Chiediamo a Maria, donna orante, di aiutarci a pregare il Padre Nostro uniti a Gesù per vivere il Vangelo, guidati dallo Spirito Santo.